Cosa significa determinare il gamut di una stampante?
Potremmo partire da questa affermazione non esaustiva, ma sufficiente alla discussione:
La determinazione del gamut consiste nell’uso di metodi che permettono, dato un punto colore (lab o riflettanza) di calcolarne le concentrazioni da usare per riprodurlo su una stampante; Allo scopo si effettua un campionamento sperimentale (colori campione) dall’analisi del quale si calcola la forma del gamut e un reticolo di punti colore, il profilo, usato per interpolare da Lab a concentrazioni e viceversa.
E’ opportuno ricordare che siamo nel campo dell’analisi numerica, disciplina matematica rigorosa, dei cui principi non si può far scempio; chi afferma che con pochi punti campionari (si è sentito recentemente parlare di 100..) è in grado di determinare il gamut di un profilo racconta barzellette; esiste la teoria del campionamento , un insieme di condizioni atte a definire l’attendibilità statistica del campione ( si dice che il campione deve essere rappresentativo della popolazione, ed un profilo colore è una popolazione , in termini statistici).
Colibrì ( come altri software) determina i punti campionari da un reticolo: ogni campione è un oggetto P({c1,c2,.,cn}, refl) .
Non spaventatevi, l’espressione significa semplicemente che il punto colore campione è ottenuto stampando una cella colorata (cip colore) mescolando c1,c2..cn quantità degli n inchiostri presenti nella stampante, assegnando la misura di riflettanza (refl); un numero qualunque delle c1..cn concentrazioni può essere 0, (se tutte sono a zero, allora il punto è la misura del substrato); Più è ampio il campione, migliore sarà l’interpolazione che potremo fare; occorre considerare la necessità pratica di limitare le dimensioni del campione: un insieme di circa 1200 cip, scelto opportunamente il variare delle concentrazioni, può campionare credibilmente un gamut ottenuto con 4 colori; Ricordiamo che la qualità dell’interpolazione dipende anche dall’estensione del gamut.
Di fianco sono riportati i punti interpolati del gamut analizzato in questo articolo, visualizzati in 3D da due proiezioni diverse.
Qui sono invece riportati i punti campionati sulla base dei quali è stata calcolata l’interpolazione; si poteva fare meglio, anche se la forma dedotta del gamut sembra credibile.
Possiamo notare comunque che, in particolare nella zona dei colori chiari, un campionamento di concentrazioni diverso avrebbe consentito una maggiore precisione nel calcolo del volume; sono stati campionati 1296 punti: pensate che con un numero più basso di campioni avreste potuto ricostruire una forma gamut equivalente o migliore di quella calcolata? provateci..