Ancora sulla metameria dei campioni acquisiti

Come abbiamo osservato, sia il campione di cemento che quello di marmo lucido presentano non metameria; ribadiamo che non si tratta di errori di acquisizione, ma di conseguenze che dobbiamo considerare, della fisica dei materiali; La percezione del colore è la sensazione che riceviamo da una superficie illuminata opportunamente; al cambio dell’illuminante non è detto che la stessa appaia identica, anche se l’occhio cerca di compensare la differenza (per chi volesse approfondire vedi adattamento cromatico e metameria a questo link).
Una valutazione più approfondita delle differenze metameriche può essere fatta esportando le immagini dalla finestra di analisi della metameria, premendo il tasto a fianco riportato:Con questa azione generiamo un documento visto sotto illuminante F4 (come dire che sono state opportunamente modificate le coordinate Lab adattandole al nuovo illuminante).

Sarà ora possibile analizzarne le differenze rispetto all’originale acquisito, selezionando l’icona a destra ed analizzando le due immagini sotto differenti illuminanti;

 

La finestra permette di valutare diversi parametri di differenza fra immagini; le differenze sono rappresentate come immagini in scala termica: si osserva che l’istogramma delle frequenze ∆E (media 1.87 ) è compreso quasi completamente fra 1 e 2. il rosso indica la parte dell’immagine a ∆E maggiore  (in giallo quelle  a differenza minore). Analizzando l’immagine anche in termini di ∆H,  ∆C e ∆L è evidente che il contributo maggiore alla differenza metamerica è data dal cambio di saturazione.

 

 

Risultati analoghi si hanno analizzando le differenze metameriche per il cemento precedentemente acquisito;

come in precedenza sono confrontate  le immagini sotto illuminanti DE65 e F4 (anche qui è conservato l’osservatore standard Cie_1931).

 

 

 

 

Conclusione: L’analisi della metameria delle immagini acquisite fornisce informazioni sui risultati che otterremo dopo avere effettuato la profilazione, e rappresenta un vantaggio importante dell’uso di immagini spettrali; queste informazioni non sono possibili per immagini in altro formato(RGB, Lab ecc);

Nel prossimo articolo  analizzeremo i risultati della profilazione della stampante e le caratteristiche metameriche dei profili (dei coloranti e substrati usati); in un successivo articolo quindi confronteremo le immagini profilate sotto diversi punti di vista: in e fuori gamut, metameria in relazione alle caratteristiche degli originali e dei coloranti usati per la profilazione, ripetibilità delle stampe e  stabilità dei processi; mostreremo  come le caratteristiche metameriche dei coloranti influenzino i risultati di profilazione.

 

 

 

 

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