Alcune differenze nei due profili

Il bianco dell’immagine: Nel video precedente abbiamo evidenziato che nessuno dei due gamut è attraversato dall’asse dei grigi; questo significa che i colori grigi puri (saturazione (croma)=0) non sono ottenibili; poiché Colibrì permette di calcolare una ricetta (le concentrazioni di coloranti usati per stampare il colore),  facciamo una prova:  estraiamo il punto di massimo bianco sull’immagine originale e richiediamone la ricetta, trascinando il colore nel pannello di analisi dei gamut. Presentiamo il caso su profilo  Atlas_cmyk, ma risultati simili si ottengono anche con Smalto_inks.

Possiamo osservare che il punto di bianco dell’immagine è stato associato al punto di bianco del substrato usato (la ricetta è vuota), perchè è il più prossimo al valore richiesto; viene ovviamente segnalato che il punto è fuori gamut (triangolo con punto esclamativo) e che il ΔE atteso è 3.3, un valore piuttosto alto; ciò fa ipotizzare che osservando insieme l’originale ed il campione prodotto, le due immagini saranno percepite un po diversamente.

Un “grigio” sull’immagine:  Selezioniamo un’area non troppo grande, omogenea, e calcoliamo la ricetta da usare per stampare  il colore medio della stessa; il colore, forse percepito come un grigio nella realtà ha  hue=123 e croma=4, quindi è nella zona non ben definita dei grigio/giallo/verde/arancio (a proposito, consiglio la lettura di questo articolo tratto dal Blog di Boscarol sul fenomeno dell’adattamento cromatico).

In questo caso, sul gamut Atlas_cmyk la ricetta fornita ha una prevalenza di colorante cyan, sporcato con gli altri tre usati, mentre profilando con smalto_cmyk la ricetta fornirà una miscela di 4 colori, utilizzando meno il cyan.

Ricetta Atlas_cmyk: Il campione è riproducibile con  ΔE<0.3 e questo è un ottimo risultato; calcolando l’indice di metameria per (D65 e A) si ottiene un valore <0.4 in accordo con il fatto che la differenza spettrale fra standard e calcolato è nella zona del rosso, e che l’illuminate A scelto abbia potenza maggiore proprio in questa zona.

  

Ricetta Smalto_inks:  Anche in questo caso il campione è ben riproducibile, con un   ΔE<0.3; però notiamo che l’indice di metameria per (D65 e A) ha assunto un valore quasi di 0.7, e questo fa presagire che sarà percepito diversamente sotto una luce al tungsteno..

Il campione considerato è la riflettanza media di un’area di circa 0.3 mm² dell’immagine originale;  se confrontiamo le ricette calcolate sui due profili, notiamo che la loro differenza è  ΔE≈0.5; 

Perchè così tanto ciano nella ricetta atlas_cmyk ? Se calcoliamo la ricetta equivalente per il cyan  100%  di atlas_cmyk sul profilo smalto_inks otteniamo una ricetta con il 14% di ciano (non consideriamo il fatto che sia presente anche un 0.3% di yellow, ininfluente).

Possiamo dedurre, con buona precisione, che il 100% del ciano in atlas è equivalente alla diluizione del 14% del cyan smaltochimica; i due colori hanno un ΔE=1.5, e questo si deduce  anche dal fatto che le due curve non sono perfettamente coincidenti, ma la parentela fra le forme spettrali fa immaginare che si siano usati gli stessi componenti chimici per creare i due coloranti (prodotti da aziende diverse); continuando, il 60% di cyan della ricetta atlas_cmyk equivale ad una concentrazione dell’ 8% circa di cyan smaltochimica.

La scelta di usare una cosi alta diluizione del cyan Atlas_cmyk  riduce fortemente la possibilità di produrre colori più saturi nella zona giallo-verde dello spazio Lab, quindi il profilo risulterà meno efficiente di quello smalto_inks

 

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